Andare a visitare un museo è un’esperienza culturale che arricchisce grandi e bambini interessati a esplorare il mondo dell’arte, della scienza, della natura, scoprendo la storia di popoli antichi o curiosità su particolari oggetti o luoghi lontani.
Fino a qualche tempo fa, l’idea di museo era di un luogo un po’ polveroso, abitato da oggetti dall’aria vetusta e che forse non catturava l’attenzione di tutti.
Per rendere gli spazi museali più attrattivi e accattivanti, città, fondazioni ed enti responsabili hanno pensato di trasformare gli ambienti dei musei in spazi interattivi.
Grazie a un sapiente uso di luci, suoni e device multimediali ogni museo può infatti trasformarsi in un luogo di scoperta, emozionante e sempre in trasformazione.
Come rendere interattivo l’allestimento di un museo con gli impianti multimediali
Nella progettazione di un all’allestimento museale o di uno spazio espositivo, il pubblico deve essere sempre considerato come il focus: intorno alla sua esperienza prende vita l’esposizione e la scelta degli strumenti che siano a supporto della sua visita.
Per creare una vera e propria immersione nel mondo che ogni museo racconta è importante adottare un approccio multidisciplinare che connetta l’emozionalità al percorso di apprendimento, legando comunicazione, sensazioni e attività interattive.
Armonica Tech è al servizio dei musei e degli spazi espositivi per creare progetti personalizzati, che possano valorizzare al meglio il racconto che caratterizza la collezione di ciascun museo.
Quando viene commissionata la realizzazione di un impianto multimediale per un museo, il team di progettisti di Armonica Tech propone soluzioni ad hoc in cui la tecnologia sia al servizio dei fruitori, e non risulti mai invasiva e fine a se stessa.
Infatti, nella creazione del progetto ogni dettaglio è pensato per una specifica funzione, dalle proiezioni video ai totem touch screen, dall’utilizzo di suoni e tracce musicali alla visita virtuale del museo.
Videoproiezioni: luci e suoni per rendere la visita di un museo un’esperienza immersiva
Al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano l’esperienza multimediale è offerta da videoproiezioni che si integrano perfettamente con l’architettura degli ambienti interni e con le collezioni esposte nel museo.
Inoltre, all’interno degli spazi museali i device tecnologici sono a disposizione del pubblico durante i laboratori interattivi, che offrono un’esperienza immersiva e un approfondimento dei temi appresi durante la visita.
Le proiezioni video, inoltre, attraverso l’utilizzo di nuovi sensori che appartengono al mondo dei videogiochi e alla realtà virtuale, permettono di sperimentare nuove opportunità di fruizione: i sensori di movimento individuano i gesti dei visitatori e sono in grado di modificare il contenuto della proiezione a partire da essi.
Un passaggio ancor più immersivo nella realtà virtuale ha portato a progettare apposite sedute girevoli, disposte nelle sale dei musei, che consentono un approfondimento dei contenuti delle collezioni attraverso visori.
I video possono inoltre essere trasmessi su ledwall che diventano strumento per l’apprendimento e l’esperienza interattiva, creando particolari giochi di profondità nelle stanze del museo. Ne è un esempio il Museo della Fotografia di Brunico, dove la visione del video è accompagnata da suoni e racconti.
Totem touch screen: device multimediali al servizio dei visitatori
Inserire negli spazi museali dei totem touch screen permette di comunicare con grande semplicità ai fruitori informazioni e contenuti di approfondimento. Le potenzialità offerte dai totem, dal design alla progettazione dell’hardware, alla gestione dei contenuti attraverso i software, è garantita da una realizzazione personalizzata, che valorizzi al meglio il racconto che ciascun museo vuole trasmettere.
I totem offrono contenuti multimediali in modo coinvolgente e interattivo, permettendo addirittura di iniziare la visita del museo ancor prima di entrare nelle sale. È infatti possibile visionare il percorso mediante mappe, scoprire le collezioni, le curiosità sulle opere e visionarle in modelli 3D che possono essere ruotati a 360° mediante il touch screen.
Nei musei e negli spazi espositivi i totem possono svolgere molteplici funzioni, oltre a quella divulgativa. Possono ad esempio essere utilizzati per l’acquisto dei biglietti e come info point.
Suoni e voci: il museo diventa interattivo anche attraverso le esperienze musicali
I suoni sono parte integrante dell’esperienza immersiva che i musei tecnologici vogliono offrire. Abbiamo già visto che le videoproiezioni si accompagnano spesso a suoni e audio che completano la visione, approfondendo ed esplicitando i contenuti visuali.
Affinché la visita agli spazi espositivi sia davvero coinvolgente è sempre suggerito l’utilizzo di audioguide o il supporto di esperti che accompagnino i visitatori alla scoperta delle collezioni.
In questo caso la tecnologia è un prezioso aiuto. Sono sempre più i musei che ad esempio hanno abbinato a ciascuna opera un QR code che permette di attivare una traccia audio che ne racconta i dettagli e le peculiarità. L’audio può essere ascoltato sia attraverso le guide consegnate all’ingresso che dai propri smartphone.
Se la visita al museo è guidata da un esperto, la sua voce potrà essere trasmessa dal microfono alle cuffiette in dotazione a ciascun visitatore, in modo da non perdere nessuna informazione e senza arrecare disturbo agli altri fruitori.
Ma non sono solo le parole e i suoni ad essere fondamentali per rendere l’esperienza dei visitatori più coinvolgente ed emozionante. Infatti, una soluzione creativa e originale che sta prendendo piede è l’abbinamento alla visita di una selezione di brani musicali in filodiffusione oppure da ascoltare in cuffia, che trasporti i visitatori in una dimensione onirica e di fantasia, predisponendo all’ascolto e alla comprensione del racconto che il museo vuole regalare.
Luci e schermi diventano parte integrante dell’esposizione: la tecnologia è arte
In molti casi i musei e gli spazi espositivi hanno scelto di far penetrare la tecnologia nei propri spazi non solo come strumento, ma come vero e proprio protagonista.
I ledwall e le luci diventano così componenti delle installazioni e delle opere d’arte. Colori, proiezioni, musica accompagnano il racconto del museo. In questo caso la progettazione e la scelta della tecnologia avvengono di concerto con gli artisti e i curatori che racconteranno le diverse necessità in modo tale che l’illuminazione sia modulata in modo da essere parte integrante dell’opera.
La commistione tra le installazioni e gli impianti multimediali è stato il punto chiave della progettazione del padiglione dell’Azerbaijan per l’EXPO 2020 di Dubai, realizzato da Armonica Tech, i cui progettisti hanno dovuto affrontare una duplice sfida, funzionale ed estetica.